Unicredit: avviata l’uscita da Yapi Kredi, la borsa apprezza


Unicredit sale dopo operazione in Turchia
Unicredit in rialzo dello 0,8% appena sopra i 12,66 euro per azione dopo che sono passati di mano circa 4,5 milioni di titoli. La banca, come si rumoreggiava da alcune settimane, ha annunciato la vendita di un 9,02% di Yapi Kredi di cui finora aveva il 40% attraverso la joint-venture col gruppo Koc, Kos Financial Services, uscendo dalla joint venture stessa.
Quota residua controllata direttamente
Il prezzo di cessione incorpora uno sconto di quasi il 12% rispetto al prezzo di chiusura di Yapi di venerdì e riduce la quota di Unicredit in Yapi Kredi al 31%, ora detenuta in via diretta. Appare quindi molto probabile che in tempi brevi Unicredit possa cedere la residua partecipazione sul mercato, come già avvenuto mesi fa con FinecoBank.
Impatto negativo contenuto sul conto economico
La cessione comporta un impatto negativo di 400 milioni a conto economico e sul Cet1 del quarto trimestre, di cui in particolare 110 milioni per lo scioglimento anticipato della joint venture e 150 milioni a titolo di imposte. Altri 600 milioni di impatti negativi sono attesi nel 2020 a causa del rilascio della riserva negativa di cambio (in questo caso con nessun impatto sul Cet1, in quanto già dedotta a capitale).
Migliora Cet1 del gruppo Unicredit
La cessione porterà peraltro un beneficio di 5 punti base sul Cet1 del gruppo Unicredit; inoltre è stata presentata istanza alla Bce per modificare la contabilizzazione della residua partecipazione dal metodo proporzionale a patrimonio netto, cosa che dovrebbe portare ad un ulteriore impatto positivo di 60 punti base attraverso il deconsolidamento di risk weighted asset. L’eventuale cessione della quota residua dovrebbe poi generare altri 37 punti base di Cet1 secondo gli analisti di Equita Sim.