Gedi sospesa: si attende offerta da parte di Exor


Gedi attende notizie
Gedi gruppo editoriale resta sospeso in borsa (alla chiusura di venerdì scorso il titolo è stato indicato a 28,4 centesimi per azione, in calo dello 0,35% sul giorno prima), in attesa di comunicato. Già nel corso del fine settimana è rimbalzata la voce di un’offerta che Exor, già socio al 6,2%, potrebbe avanzare a Cir per rilevare l’editore de La Stampa, Il Secolo XIX, La Repubblica e L’Espresso.
Exor potrebbe offrire 35 centesimi a titolo
Secondo indiscrezioni, la famiglia De Benedetti (che nelle scorse settimane era stata protagonista di uno scontro pubblico tra il padre, Carlo De Benedetti, e i figli Edoardo, Marco e Rodolfo) sarebbe intenzionata ad accettare l’offerta della finanziaria degli eredi Agnelli. Secondo Equita Sim la cessione potebbe avvenire sulla base di un prezzo di 0,35 euro per azione.
Si parla di delisting del titolo
Nel caso di cessione dell’intera partecipazione Cir incasserebbe circa 77 milioni di euro, a fronte di una capitalizzazione che venerdì era pari a 144 milioni, vedendo salire la cassa netta ad oltre 310 milioni, mentre per Exor, che dovrebbe poi lanciare un’Opa per arrivare al delisting del titolo, si tratterebbe di un’operazione da 160 milioni, pari a circa l’1% del patrimonio netto.
I precedenti di Romed (e Cattaneo)
Nelle scorse settimane la Romed, holding personale di Carlo de Benedetti, aveva presentato alla Cir un’offerta per il 29,9% di Gedi a 0,25 euro per azione ma l’offerta era stata rifiutata dai figli. Altre indiscrezioni vogliono che una cordata rappresentata da Flavio Cattaneo avesse già avanzato un’offerta, poi rimasta senza seguito, da 0,37 euro per azione la scorsa primavera.