A ottobre, l’inflazione in Toscana ha segnato una significativa riduzione dal +5,9% al +2,1%, tuttavia, la regione resta fra le più costose d’Italia. L’Umbria si conferma la più cara con un +2,4%, seguita da Campania e Val d’Aosta al +2,3%. Il fenomeno dei “caro prezzi” persiste, evidenziando sfide economiche nella regione.
Caro prezzi: Beni e Servizi che Riducono l’Inflazione
La decelerazione dell’inflazione è attribuita principalmente al rallentamento dei prezzi dell’energia, sia nel mercato libero (da +7,6% a -17,7%) che in quello tutelato (da -27,9% a -31,7%). Tuttavia, i prezzi degli alimentari restano elevati. I prodotti alimentari non lavorati, come carne e pesce fresco, frutta e verdura, mostrano una lieve diminuzione (da +7,7% a +4,9%), mentre quelli lavorati passano da +8,9% a +7,3%. Nonostante la discesa, i prezzi dei servizi legati all’abitazione (da +3,7% a +4%) e ai trasporti (da +3,8% a +4%) aumentano.
Critiche da Unc: “Fallimento del Trimestre Antinflazione”
L’Unione Nazionale dei Consumatori (Unc) critica il calo dell’inflazione, definendo il trimestre antinflazione un fallimento. Il presidente, Massimiliano Dona, sostiene che l’effetto sui prezzi è stato nullo e che il confronto annuo è falsato. Unc chiede interventi governativi, inclusa la revisione degli oneri sulla luce e la proroga del mercato tutelato.
Milano, Inflazione in Calo ma Costi Elevati
Nonostante il calo dell’inflazione a +1,7% ad ottobre, Milano rimane costosa, con un +2,5% e la classifica del carovita più elevato. Cittadini e associazioni dei consumatori concordano sul fatto che i benefici del “trimestre anti inflazione” siano limitati. Secondo l’Unione Consumatori, ogni famiglia milanese affronterà quasi 680 euro di spese in più rispetto all’anno precedente.
Revisione al Ribasso delle Stime Istat
Le stime Istat rivedono al ribasso l’inflazione di ottobre a +1,7%. I prezzi alimentari registrano una frenata significativa da +8,1% a +6,1%. L’Unione Europea modifica le previsioni del PIL italiano, prevedendo una diminuzione nel 2023 e un aumento nel 2024.
La Complessità dell’Attuale Situazione Economica
Sebbene l’inflazione in Toscana mostri una riduzione a ottobre, i “caro prezzi” rimangono un problema persistente. Le critiche da parte di Unc indicano la necessità di interventi governativi mirati. Milano, pur sperimentando un calo dell’inflazione, rimane una delle città più costose d’Italia. La revisione al ribasso delle stime Istat riflette la complessità della situazione economica attuale, con sfide da affrontare per garantire un reale beneficio ai consumatori.
L’Andamento dei “Caro Prezzi” in Toscana e l’Impatto su Consumatori e Economia
Nonostante la significativa riduzione dell’inflazione in Toscana a ottobre, i problemi legati ai “caro prezzi” persistono, influenzando sia i consumatori che l’economia regionale. Mentre l’Umbria si conferma come la regione più cara d’Italia con un’inflazione annua del +2,4%, la Toscana si attesta al +2,1%, posizionandosi tra le regioni con i costi più elevati.
La decelerazione dell’inflazione è principalmente attribuita al rallentamento dei prezzi dell’energia, sia nel mercato libero che in quello tutelato. Tuttavia, nonostante questa discesa, i prezzi dei generi alimentari rimangono ancora alti. I prodotti alimentari non lavorati, come carne e pesce fresco, frutta e verdura, mostrano una lieve diminuzione, ma la situazione rimane critica.