La Commissione europea ha recentemente smentito la narrazione ottimistica del governo Meloni sulla crescita economica italiana, presentando previsioni autunnali che dipingono un quadro meno roseo per l’andamento del Pil dell’Italia nel prossimo futuro.
Pil Italia: commissione Ue ribalta le previsioni del governo Meloni
Contrariamente alle affermazioni del governo italiano, la Commissione europea ha dichiarato che l’Italia non sarà in testa alla crescita nell’Eurozona. Le previsioni d’autunno presentate a Bruxelles indicano che il Pil italiano crescerà meno di quello francese e spagnolo quest’anno. Ma la notizia più preoccupante è che nel 2024 l’Italia si troverà tra i paesi con la crescita più bassa dell’Eurozona, con un modesto aumento stimato dello 0,9%.
Debito in secondo luogo dopo la Grecia
La situazione economica italiana è ulteriormente complicata dall’indebitamento, che rimane il secondo più alto nell’Eurozona dopo la Grecia, con un rapporto debito/Pil che sfiora il 140%. La Commissione ha anche evidenziato che nel 2024 il deficit/Pil sarà del 4,4%, leggermente più alto delle stime del governo italiano. Questo è il quarto livello più alto nell’area euro, superato solo da Belgio, Malta e Slovacchia.
Incognite sul futuro e sul Superbonus
Il futuro economico italiano è ancora più incerto a causa delle incognite legate al Superbonus e alla classificazione dei crediti edilizi. Se Eurostat dovesse confermare che una parte di questi crediti non era effettivamente “pagabile”, l’Italia potrebbe vedersi costretta a rivedere al rialzo il rapporto deficit/Pil.
La crescita del Pil in Italia rallenta: previsioni per il futuro
Secondo le nuove stime dell’esecutivo europeo, nel 2023 l’Italia vedrà una crescita del Pil dello 0,7%, al di sotto dello 0,9% previsto inizialmente. Nel 2024 si prevede un modesto aumento al 0,9%, rispetto all’0,8% delle previsioni precedenti. Tuttavia, nel 2025, nonostante un presunto recupero porti il Pil all’1,2%, l’Italia sarà ultima a pari merito con la Germania in termini relativi.
Inflazione in aumento, domanda esterna debole
Le sfide economiche non riguardano solo la crescita del Pil. La Commissione europea sottolinea il costo della vita elevato, una domanda esterna debole e una stretta monetaria che hanno contribuito a frenare l’attività economica in Italia.
Scenario europeo: Germania in recessione
Allargando lo sguardo all’Europa, le previsioni autunnali indicano una crescita nel 2023 dello 0,6% sia nell’Ue che nella zona euro, inferiore alle stime estive. Per il 2024, si prevede una crescita del Pil dell’Ue all’1,3%, leggermente superiore a quella dell’Eurozona, mentre nel 2025 si attende un rafforzamento della crescita all’1,7% per l’Ue e all’1,6% per l’area euro. In particolare, la Germania dovrebbe scivolare in recessione nel 2023 (-0,3%) prima di una modesta ripresa nel 2024 (+0,8%).
In sintesi, le nuove previsioni della Commissione europea indicano una crescita economica più debole per l’Italia nei prossimi anni, sollevando preoccupazioni riguardo al debito e alle prospettive future.