Nel panorama economico del Regno Unito, la recessione UK è diventata un tema di crescente preoccupazione. Recenti indicatori economici suggeriscono che il paese potrebbe trovarsi sull’orlo di una crisi economica. Un sondaggio di grande rilevanza rivela che l’attività economica nel Regno Unito sta declinando al ritmo più veloce dal gennaio 2021, indicando crescenti rischi di una recessione imminente.
Il S&P Global/Cips Purchasing Managers’ Index (PMI) ha registrato un crollo a 46,8 nel mese di settembre, rispetto al 48,6 di agosto, segnando il suo punto più basso degli ultimi 32 mesi. Questo brusco calo ha influenzato negativamente il tasso di cambio della sterlina, che ha registrato un calo dell’0,4% rispetto al dollaro, raggiungendo un valore di $1,2249, vicino al suo minimo degli ultimi sei mesi.
La lettura del PMI è risultata essere peggiore delle aspettative degli economisti intervistati da Reuters, i quali avevano previsto un valore di 48,7. Inoltre, il PMI è sceso al di sotto della soglia critica di 50, che indica che la maggioranza delle imprese sta segnalando una contrazione dell’attività economica.
Chris Williamson, economista capo presso S&P Global Market Intelligence, ha dichiarato che il deludente PMI Composite Output del Regno Unito per settembre suggerisce che “una recessione sembra sempre più probabile nel Regno Unito.” S&P Global, una rinomata società di dati economici, stima che questi dati siano coerenti con una diminuzione del prodotto interno lordo trimestrale di circa lo 0,4%.
Recessione Uk: quali sono i rischi a medio termine
Nonostante le ampie segnalazioni di un aumento significativo dei salari, il sondaggio ha rivelato una diminuzione della pressione inflazionistica da parte delle imprese. Williamson ha affermato che “una delle principali preoccupazioni riguardo all’outlook inflazionistico è stata la crescita dei salari, ma con il sondaggio che segnala ora il più netto calo dell’occupazione dal 2009, il potere contrattuale dei salari si sta erodendo rapidamente.”
Sebbene il settore manifatturiero abbia mostrato un miglioramento a settembre, con il PMI che è salito da 43,0 a 44,2, rimane ancora in territorio di contrazione. Il composito PMI di S&P Global, che considera sia il settore manifatturiero che i servizi, è sceso a 46,8 rispetto al 48,6 di agosto, segnando il valore più basso dall’inizio del 2021.
Il terzo trimestre dell’anno sta mettendo a dura prova l’economia britannica, a causa dell’incremento dei costi della vita e dell’ultima rapida escalation dei tassi di interesse. La situazione economica risulta pertanto incerta, richiedendo una sorveglianza costante da parte del governo e delle autorità economiche. Questi ultimi devono considerare strategie e misure efficaci per affrontare il crescente rischio di una recessione nel Regno Unito.
È importante sottolineare che il Regno Unito non è l’unico paese ad affrontare sfide economiche significative. Anche in Canada e negli Stati Uniti si sono verificati incrementi sostanziali dei casi di recessione, mentre l’Europa è particolarmente preoccupata per la diffusione del virus e le conseguenti implicazioni economiche. La vigilanza e la collaborazione tra le autorità economiche e i decisori politici saranno essenziali per stabilizzare l’economia, ripristinare la fiducia dei consumatori e delle imprese, e adottare politiche economiche adeguate per affrontare le sfide future.