Il governo federale degli Stati Uniti si trova di fronte alla prospettiva di una possibile chiusura imminente. Questa, potrebbe avere inizio nel prossimo fine settimana, a meno che il Congresso non intervenga. Moody’s, l’agenzia di rating di credito, ha messo in guardia sull’eventuale impatto negativo che ciò potrebbe avere sul rating di credito degli Stati Uniti.
Secondo Moody’s, le passate dispute sul limite del debito e un processo di bilancio disfunzionale nel Congresso rappresentano punti deboli. Soprattutto rispetto ad altri paesi che vantano l’Aaa rating, il livello più elevato assegnato dall’agenzia. La relazione enfatizza la mancanza di una pianificazione fiscale a medio termine. Dimostrata dal fatto che il Congresso non riesce regolarmente ad approvare un bilancio annuale, oltre a una limitata flessibilità dovuta agli elevati costi dei programmi obbligatori e ai crescenti costi di finanziamento.
Il team di analisti del rischio sovrano di Moody’s, guidato da William Foster, vicepresidente senior di Moody’s Investors Service, afferma che “una chiusura sarebbe negativa per il rating sovrano degli Stati Uniti. Anche se i pagamenti del debito pubblico non verrebbero toccati e una chiusura di breve durata avrebbe scarso impatto sull’economia, metterebbe in evidenza la debolezza delle istituzioni e della governance degli Stati Uniti rispetto ad altri sovrani Aaa, come evidenziato negli ultimi anni.”
L’importanza dell’analisi di Moody’s
L’analisi di Moody’s sottolinea in particolare i notevoli ostacoli imposti dalla crescente polarizzazione politica alla formulazione di politiche fiscali. Questo, in un periodo di deterioramento della forza fiscale dovuto all’incremento dei deficit fiscali e al peggioramento della sostenibilità del debito. Moody’s afferma che “la sostenibilità del debito è di gran lunga il miglior indicatore utilizzato per valutare la forza fiscale generale di un sovrano, grazie allo status degli Stati Uniti come principale valuta di riserva globale e alla loro capacità di sostenere livelli di debito superiori rispetto alla maggior parte dei paesi.”
Il recente aumento dei rendimenti dei titoli di Stato decennali statunitensi, che hanno raggiunto il 4,548%. Il livello più alto degli ultimi 15 anni, rappresenta una sfida aggiuntiva per il governo. Tassi di interesse più elevati comportano costi maggiori per il servizio del debito nazionale, che ammonta a 33 trilioni di dollari. Secondo il Congressional Budget Office, i pagamenti degli interessi sul debito nazionale sono aumentati di 149 miliardi di dollari. Questo rispetto all’anno precedente a causa degli interessi più alti.
Moody’s sottolinea che l’incapacità del Congresso di concordare bilanci annuali e approvare finanziamenti di spesa suggerisce che è improbabile che i governi successivi saranno in grado di attuare misure fiscali che rallenteranno in modo significativo la prevista riduzione della sostenibilità del debito.
Attualmente, Moody’s assegna al governo degli Stati Uniti il rating “Aaa” con una prospettiva stabile. Il livello più elevato di affidabilità creditizia attribuito ai debitori nel suo processo di valutazione. Moody’s è l’ultima delle principali agenzie di rating a mantenere gli Stati Uniti al suo livello di credito più elevato. Questo anche dopo che le sue due controparti hanno declassato il rating di credito del governo federale durante passate crisi fiscali.